Akragantas: After Parthenon said "no" Gucci come in Agrigento
The city of Agrigento in Sicily, decided to invite the Gucci fashion house to organize a fashion show at the ancient Greek temples.
The city of Agrigento in Sicily, decided to invite the Gucci fashion house to organize a fashion show at the ancient Greek temples.
The director of the Valley of the Temples (Valle dei Templi) Giuseppe Parello said in the newspaper La Repubblica: "We've got Greek temples, the Gucci house may come here." In his view "such an initiative would have a positive impact on the overall image of the area."
Giusepp. Parello clarifying that "only children and schools come free to the archaeological site with the Temple of Hera and Omonia" and that "everyone else will have to pay, and pay a lot."
The Italian newspaper recalls that in 2015 and 2016, the Google company rented the archaeological area of Agrigento for organizing dinner with famous names of the international financial sector, which is attended by Angelina Jolie and Charlize God. Google has paid one hundred thousand euros.
Giusepp. Parello clarifying that "only children and schools come free to the archaeological site with the Temple of Hera and Omonia" and that "everyone else will have to pay, and pay a lot."
The Italian newspaper recalls that in 2015 and 2016, the Google company rented the archaeological area of Agrigento for organizing dinner with famous names of the international financial sector, which is attended by Angelina Jolie and Charlize God. Google has paid one hundred thousand euros.
L’anno scorso, per una cena voluta da Google e durata tutta una sera, aveva incassato 100 mila euro. Adesso che l’Acropoli di Atene rifiuta una cifra 20 volte superiore per una sfilata di un quarto d’ora ipotizzata da Gucci, il direttore della Valle dei Templi Giuseppe Parello è pronto a candidarsi al posto del Partenone: “I templi greci – dice – ce li abbiamo anche ad Agrigento. Gucci venga da noi”. L’offerta della maison fiorentina, d’altro canto, è enorme: la Commissione archeologica greca, secondo il quotidiano ellenico “E Kathimerini”, ha detto “no” a due milioni per la sfilata sulla “rocca sacra” di Atene.
Di prezzo, al momento, non si parla. Anche perché, per Parello, il punto principale è un altro: “Iniziative come questa – osserva il direttore del parco archeologico agrigentino – hanno un risvolto positivo anche per la nostra immagine”. Non che sia possibile sfilare fra il tempio di Giunone e quello della Concordia senza mettere mano al portafogli, sia chiaro: “Da noi – taglia corto Parello – solo bambini e scuole entrano gratis. Per queste iniziative bisogna pagare, e pagare tanto”.
Naturalmente non sarebbe l’unica condizione per accettare la passerella della Doppia G ad Agrigento: “Le nostre richieste – specifica Parello – sono il rispetto assoluto dei luoghi e la possibilità per il pubblico di visitare la Valle prima e dopo la sfilata. E poi, ovviamente, c’è il fattore decoro, ma ovviamente lo stile Gucci sarebbe una garanzia: dico, in via teorica, che se qualcun altro ci chiedesse di fare sfilare una pornodiva non accetteremmo, ma su una maison di questo livello non c’è neanche da dubitarne”.
Le architetture greche di Agrigento, d’altro canto, sono ormai un palcoscenico abituale per le grandi iniziative. Sia l’anno scorso che nel 2015, la Valle dei Templi è stata “affittata” a Google, guarda caso un’altra G, per il “Camp” fra le architetture greche: la
cena nel parco archeologico, che nel 2016 ha visto fra l’altro un’esibizione di Alicia Keys e della cantante soul Eleonora Tomasino davanti a ospiti del calibro di Angelina Jolie e Charlize Theron, è costata al colosso statunitense “appena” 100 mila euro.
“Se si tratta di iniziative interessanti e utili – garantisce Parello – le nostre porte sono aperte. Il ritorno di immagine è garantito, sia per noi che per chi viene”.
Di prezzo, al momento, non si parla. Anche perché, per Parello, il punto principale è un altro: “Iniziative come questa – osserva il direttore del parco archeologico agrigentino – hanno un risvolto positivo anche per la nostra immagine”. Non che sia possibile sfilare fra il tempio di Giunone e quello della Concordia senza mettere mano al portafogli, sia chiaro: “Da noi – taglia corto Parello – solo bambini e scuole entrano gratis. Per queste iniziative bisogna pagare, e pagare tanto”.
Naturalmente non sarebbe l’unica condizione per accettare la passerella della Doppia G ad Agrigento: “Le nostre richieste – specifica Parello – sono il rispetto assoluto dei luoghi e la possibilità per il pubblico di visitare la Valle prima e dopo la sfilata. E poi, ovviamente, c’è il fattore decoro, ma ovviamente lo stile Gucci sarebbe una garanzia: dico, in via teorica, che se qualcun altro ci chiedesse di fare sfilare una pornodiva non accetteremmo, ma su una maison di questo livello non c’è neanche da dubitarne”.
Le architetture greche di Agrigento, d’altro canto, sono ormai un palcoscenico abituale per le grandi iniziative. Sia l’anno scorso che nel 2015, la Valle dei Templi è stata “affittata” a Google, guarda caso un’altra G, per il “Camp” fra le architetture greche: la
cena nel parco archeologico, che nel 2016 ha visto fra l’altro un’esibizione di Alicia Keys e della cantante soul Eleonora Tomasino davanti a ospiti del calibro di Angelina Jolie e Charlize Theron, è costata al colosso statunitense “appena” 100 mila euro.
“Se si tratta di iniziative interessanti e utili – garantisce Parello – le nostre porte sono aperte. Il ritorno di immagine è garantito, sia per noi che per chi viene”.
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